Il primo Trittico di Pietro da Talada lo troviamo qui, nella Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso a Rocca Soraggio, frazione di Sillano Giuncugnano.
Ai piedi del quadro, oggi in parte conservato presso il museo Guinigi di Lucca, stava scritto: “Questa opera la fece fare Giovanni da Soraggio e fu dipinta da me, Pietro di Talada”.
Questa frase ci ha rivelato chi fosse il cosiddetto Maestro di Borsigliana che nel '400, dopo l’opera di Rocca Soraggio, ne realizzò molte altre in Garfagnana.
Il dipinto ci dà anche l’opportunità d’incontrare la figura di Giovanni da Soraggio, il ricco artigiano, mercante del cuoio e mecenate che commissionò l’opera a Pietro.
Il Trittico, purtroppo, non esiste più come opera completa. Nel 1926 venne rubato e smembrato e oggi ne restano solo due parti, qua riprodotte in copia. La prima è la Madonna in trono, con singolari gote arrossate, quasi popolaresche, che tiene una rosa bianca in mano, un libro aperto sulla gamba destra e, seduto sulla sua gamba sinistra, il Bambino. La seconda, è San Giovanni Battista con un dolcissimo agnello sul libro che tiene in mano.
Nei primi anni del '900 venne descritto così: “Esso rappresenta la Vergine col Bambino nel mezzo, a destra San Giovanni Battista, a sinistra San Pietro e nel basamento i dodici apostoli”. Era esattamente come quello che incontreremo a Borsigliana.
L’Itinerario di Pietro da Talada parte da qui e il suo cammino ci porterà a Borsigliana, Sant’Anastasio e Vitoio.
Vicino a voi in questa Chiesa, è presente anche un meraviglioso crocefisso ligneo tunicato del '200, “il Volto Santo di Rocca Soraggio”, uno dei 3 grandi Volti Santi, fra cui quello di Lucca, a testimoniare che qui era un brulicare di carovane di merci e vetturali, che per Pradarena e altri passi, andavano dalla Toscana alla pianura padana. Era una terra ricca, un tempo, come oggi è difficile immaginare.
La suggestione di questo primo incontro con Pietro da Talada è molto forte...
Testo redatto dal Prof. Fabio Baroni